I francesi non sono umani.... sono francesi. Ne sento e ne vedo di gente strana per via del mio lavoro, ma gli unici in grado di auto inchiappettarsi per via del proprio sciovinismo sono i francesi.
Avevo un bel camion import in arrivo da Istanbul, con diverse partite di merce a bordo. Contatto tutti i vari destinatari per avere istruzioni sullo sdoganamento. Poi arrivo ai francesi.
Quando gli telfono mi tengono in attesa più o meno vent'anni, finchè non mi risponde un gentilissimo signore che parla l'inglese perfettamente (non è ironico, lo parlava veramente bene). Mi faccio lasciare il suo indirizzo email, gli giro copia dei documenti e la richiesta di fornirci al più presto istruzioni e informazioni per emettere i documenti di transito.
Dopo mezza giornata ancora non arriva risposta. Gli mando un promemoria.
La mattina dopo trovo la ricevuta di ritorno, ma nessuna risposta.
Ritelefono. Il gentilissimo anglofono mi giura e spergiura che in mezz'ora mi mandarenno le istruzioni. Io lo avverto che se dovremo scaricare in un magazzino doganale il conto si farà salatissimo.
Alla sera ancora non era arrivata uno straccio di risposta, foss anche per mandarmi a spazzare il mare.
La mattina dopo gli scrivo un'altra letterina, mettendo in copia il signor R. (grande capo bwana tu sembre ragione!!). Passa un'altra mezza giornata senza segni di vita da parte dei francesi.
Verso la metà del pomeriggio mi arriva una mail del signor R, in francese, in cui chiede a questi simpaticoni le stesse identiche cose che avevo chiesto io.
Zacchete! Nemmeno cinque minuti dopo arriva la risposta (in francese) con l'aggiunta finale di un bel "vede di fare presto che è urgente! Abbiamo bisogno della merce per dopodomani!!!".
Mi giro allibita a guardare il signor R che con un serafico sorriso da grande saggio della montagna (tipo un Gandalf de no'artri) se ne esce:
"Sono francesi, lo sai che non sono normali!"
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e allora vogliamo parlare dei belgi...?
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